Riscoprire la “misura” nell’era del digitale
Manca poco all’edizione 2025 di BookCity Milano, che anche quest’anno fa tappa a Lodi. Uno degli appuntamenti di questa edizione di BookCity Milano anche a Lodi è un incontro che tocca il cuore pulsante delle tematiche care al questo blog: trovare la misura (katà métron) anche di fronte alle sfide più dirompenti.
Il titolo è provocatorio e affascinante: “L’intelligenza artificiale di Platone”. L’invito è aperto a tutti, l’ingresso gratuito – come per tutti gli eventi BookCity – domenica 16 Novembre 2025 alle ore 17:00 presso la Biblioteca Laudense – Sala A. Granata (Lodi).
Un dialogo tra antico e moderno
Potrebbe sembrare un ossimoro, ma Platone ha più da dirci sull’Intelligenza Artificiale di quanto crediamo. La téchne (l’arte, la tecnica), la ricerca della verità e della conoscenza, il dilemma tra l’apparenza e la sostanza: questi concetti classici tornano prepotentemente attuali nell’era dei Large Language Models e degli algoritmi decisionali.
Il punto non è solo capire come funziona l’IA, ma soprattutto come influisce sul nostro essere umani. Ci sta aiutando a raggiungere una conoscenza più autentica o ci sta intrappolando in una sofisticata caverna digitale?
I protagonisti del confronto
Sarà un piacere moderare un dialogo così stimolante, partendo dal volume omonimo che verrà presentato. Avremo il piacere di ascoltare Luca Mari (Professore Ordinario di Scienza della Misurazione presso la Scuola di Ingegneria Industriale dell’Università Cattaneo – LIUC di Castellanza), per l’analisi ingegneristica e culturale dell’IA e Alessandro Giordani (Professore ordinario in logica, epistemologia e filosofia della scienza e docente incaricato per i corsi di ontologia analitica presso l’Università Cattolica di Milano), per l’approfondimento filosofico e logico.

La domanda chiave per la consulenza filosofica
In un mondo sempre più mediato dalla tecnologia, qual è il ruolo della Consulenza Filosofica? Se l’IA elabora dati “secondo algoritmo”, l’essere umano è chiamato a vivere “secondo misura” (katà métron), ma quale? L’incontro sarà un’occasione per esplorare la differenza cruciale tra conoscenza e mera informazione, il confine etico tra la creatività umana e la simulazione algoritmica, e soprattutto come possiamo usare l’IA come strumento per la nostra autorealizzazione, senza diventarne appendici.
Vi aspetto numerosi per un pomeriggio di riflessione profonda, per esercitare insieme quella “temperata saggezza” che oggi è più che mai la vera virtù dell’uomo contemporaneo.