Oggi, 16 novembre 2023, si celebra una giornata molto particolare. Per questo ho deciso di condividere questo approfondimento di Stefano Veluti, mio amico – anche lui filosofo – professore di Storia e Filosofia presso il Liceo Classico Vida. Questa ricorrenza cade a pochi giorni anche da un’altra giornata importante: la Giornata dell’Infanzia e dell’adolescenza. Il dato elaborato da una ricerca della Fondazione Sos il Telefono Azzurro Ets presentato alla conferenza “Il futuro dell’infanzia tra nuovi scenari e risposte concrete” ci dice che il 21% dei giovani si sente in ansia, ma un ragazzo su tre “si vergogna” di chiedere aiuto a un esperto di salute mentale. Un dato interessante da leggere con gli occhiali del filosofo. Buona lettura!
Dal 2002 l’Unesco ha deciso di promuovere in tutto il mondo la celebrazione del World Philosophy Day, la Giornata Mondiale della Filosofia. Stando a quel che sostiene l’istituzione internazionale, la filosofia
«è sia una disciplina stimolante sia una pratica quotidiana che può trasformare le società, e che aiuta a costruire una società più tollerante e più rispettosa».
Ma cosa rende la filosofia un’attività – e non una semplice disciplina di studio – così rilevante, al punto da avere una giornata mondiale dedicata ad essa? È praticamente impossibile trovare una risposta soddisfacente a questa domanda, soprattutto perché la definizione di “filosofia” è paradossalmente una delle questioni filosofiche più avvincenti.
Da millenni l’uomo si è posto domande che evidentemente appartengono ad uno specifico campo del sapere, ma questo stesso campo è risultato finora praticamente impossibile da definire in maniera univoca e universale. Una caratterizzazione minimalista della filosofia potrebbe essere quella che la considera come l’arte di porre domande. Sembra una definizione banale, ma non lo è affatto. Già da questo essa si differenzia dalla maggior parte delle discipline teoriche, che si caratterizzano per il “sapere” che veicolano, così come dalla maggior parte delle attività pratiche, che sono determinate dal “risultato” che vogliono ottenere.
Uno dei primi grandi filosofi dell’occidente, Socrate, era ritenuto uno degli uomini più sapienti della sua contemporaneità proprio per il fatto di essere cosciente della propria ignoranza. La consapevolezza del proprio non-sapere è, secondo il saggio ateniese, il movente dell’autentica ricerca della verità.
«Una vita senza ricerca non è degna di essere vissuta»
Socrate
diceva Socrate ai suoi contemporanei. La maestria del filosofo non sarebbe dunque quella di fornire risposte soddisfacenti alle grandi domande che attanagliano il cuore dell’uomo, quanto semmai quella di scovare quelle false certezze che si annidano nella nostra coscienza individuale e collettiva, e di porle in discussione. Un ulteriore elemento che possiamo addurre alla definizione minimale di filosofia è la fiducia nella ragione umana.
Ciò che caratterizza il pensiero del primo filosofo, Talete, è proprio il suo tentativo di dare una risposta razionale alle domande a cui tradizionalmente rispondevano i miti. La filosofia è la scommessa che l’umanità abbia uno strumento, il logos (termine che indica sia il “linguaggio” che la “ragione”), che le permette di camminare insieme sul percorso alla ricerca della verità. Fare filosofia significa credere fermamente nel valore del dia-logo, nella possibilità della costruzione condivisa del sapere, a dispetto di tutte le chiusure e le intolleranze. In un mondo permeato da dibattiti polarizzati e disinformazione dilagante, la filosofia, considerata anche solamente come pratica del dubbio e del dialogo, può rappresentare una risorsa importante.
La sua pratica individuale e collettiva potrebbe essere un buon esercizio per superare le divisioni e costruire una società più inclusiva.
Come consulente filosofico AiCoFi condivido anche una bella notizia, un grande traguardo raggiunto dalla presidente dell’Associazione Italiana Consulenza Filosofica, Nicoletta Poli, che contribuirà – come relatrice – al workshop “La filosofia come stile di vita” con il prof. Luigi Vero Tarca, il prof. Romano Madera ed altri illustri esperti nel campo, nell’ambito del prossimo Congresso Mondiale della Filosofia.